La legge del mercato governa la moda di oggi: bisogna disporre di ingenti somme di denaro e resistere alla feroce competizione tra stilisti. Per reagire alla globalizzazione le aziende puntano sui mercati emergenti affamati di lusso, come l'India, la Cina e la Russia.
In questa lotta hanno la meglio i grandi colossi del lusso come Louis Vuitton, che fattura 3 miliardi di euro.
Una alternativa sono i fondi, come quelli che hanno comprato Valentino, che devono però rendere conto ai loro azionisti ogni tre mesi, quindi pensano ai risultati del presente anziché investire sul futuro.
Così è successo che in nome del bisogno di �fare cassa subito� sia stata licenziata in malo modo la stilista Alessandra Facchinetti, vittima di una moda che costringe i suoi creativi a lavorare senza sosta temendo per il futuro, a vivere non alla giornata ma alla sfilata, a sentirsi preda di una moda cannibale.
Il futuro che attende i nuovi stilisti, arruolati dai grandi marchi per farli arricchire, è di non diventare mai dei personaggi a differenza di chi li ha preceduti o di chi ancora brilla come una vera e propria star, da Valentino a Giorgio Armani.
In una moda in cui la creatività ha ceduto il posto al business e le banche comandano, agli stilisti non resta che imparare a leggere il listino di Borsa.
Fonte: Pambianco Strategie di Impresa