Celebre per i gioielli o per i cioccolatini? è la domanda che si è rivolto Francesco Trapani (nella foto), l'amministratore delegato di Bulgari, dopo aver visto la fila ordinata che si snodava dalla saletta de «Il Cioccolato», nel nuovo negozio di Omotesando, a Tokio, al secondo piano. L'importante era riuscire nella difficile impresa di assicurarsi i cioccolatini per San Valentino, che è tradizione giapponese festeggiare con lo scambio di un piccolo dolce. Tradotta in cioccolatini la leggenda del magico gioielliere romano, decorato ogni pezzo con foglia d'oro o d'argento, i due bocconi di cioccolato nero erano confezionati in un box simile a quello dei gioielli. Allusione comprensibile anche per il prezzo, costando da 600 a 1.200 yen ogni cioccolatino: al cambio in euro da 3 a 7.
Citato da Francesco Trapani in una riunione del gruppo, questo episodio rappresenta da una parte una logica diversa dell'acquisto, dall'altra una relazione complessa e in via di mutamento verso il consumatore, che spinto dalla fama del brand approda a un punto d'arrivo lontano da quello d'origine, ma in qualche modo condiviso nelle ragioni più profonde.
è una tendenza che potrebbe sembrare azzardata se questi settori apparentemente strani non condividessero le stesse logiche, lavorando su quei concetti di Food, Fashion e Furniture, sui quali si concentrano le innovazioni più interessanti.
Commenta Corrado Calza, chef che crea le golosità dei catering della moda: «Sono proprio le richieste degli stilisti molto attenti alla coerenza con l'immagine generale del marchio, ad avere accelerato il cambiamento del gusto, spingendosi in territori prima poco frequentati. Burberry, per esempio, esige sempre per i suoi buffet panini e dolci di foggia quadrata e con un chiaro riferimento all'Inghilterra».
A registrare questo fenomeno in evoluzione, arriva un convegno il prossimo 16 giugno a Milano dal titolo sorprendente: «Italian Life Style, una tremenda opportunità. Strategie mondiali tra design e retail innovativo». Dove sarà presentata una ricerca che Federlegno-Arredo ha commissionato a The European House Ambrosetti. Una riflessione che potrebbe portare lontano, sotto tutti i punti di vista.
Estratto da CorrierEconomia dela 26/05/08 a cura di Pambianconews