Confrav, azienda specializzata nell'alta moda maschile oltre ad avere nel mirino diversi paesi dell'Est europeo dove il made in Italy si sta facendo strada, punta dritta verso oriente. L'abbigliamento di sartoria affida all'export il 65% della produzione: Confrav punta alla Cina e all'India per aumentare questa percentuale.
«India e Cina – spiega Silvano Ravazzolo, amministratore delegato dell'azienda di famiglia – sono mercati estremamente difficili perché c'è sempre il timore di essere copiati: per evitare sorprese, stiamo cercando un partner fidato che ci assicuri visibilità e buoni numeri».L'export di Confrav sta puntando molto anche sulla Russia. «Abbiamo inaugurato un monomarca, praticamente in franchising, con un partner che conosce bene il mercato russo. Nell'Est europeo stiamo anche guardando all'Ungheria. Sono paesi dove esistono nicchie di mercato di alto livello, in linea con i nostri capi.
Presente anche negli Stati Uniti, in Giappone e in gran parte d'Europa, Confrav ha avuto nel 2007 un giro d'affari di 13,6 milioni di euro con un incremento del 10% rispetto all'anno precedente. Anche per il 2008 si attende un aumento dei ricavi. La Confrav è conosciuta in tutto il mondo anche perché veste alcuni Capi di Stato
Estratto da Finanza & Mercati