Per dirla con Alessandro Benetton, lui e la nuova leva al comando di United Colors stanno scrivendo “il sequel di un libro di successo”. In altri termini, il vicepresidente sostiene che non è in corso alcuna rivoluzione, piuttosto l�evoluzione funzionale del modello creato da suo padre Luciano. A gestire operativamente questa fase di passaggio è Gerolamo Caccia Dominioni. Il riassetto organizzativo del gruppo trevigiano porta la firma degli azionisti ed è implementato dall�Ad, scelto da Alessandro Benetton un anno fa nelle file del top management di Time Warner proprio per le sue esperienze internazionali. “I primi frutti cominciano a emergere dai numeri – dice Caccia Dominioni – dato che prevediamo per quest�anno una crescita tra il 6 e l�8% quanto al fatturato, mentre almeno del 7% salirà il net profit”.
La nuova frontiera, ossia i mercati in cui il gruppo cerca la propria accelerazione futura sono in primo luogo India, Cina, Turchia, ex Unione sovietica, America Latina (a iniziare dal Messico). “Può apparire scontato se non banale – afferma l�Ad – indicare cinque aree del pianeta da tutti ritenute fondamentali per la crescita globale. Ma il punto è che in questi paesi disponiamo di punti di forza sui quali far leva, con modelli di business adattati ai singoli mercati. Ricordo a tutti che siamo in India da oltre 15 anni, come in Cina, e quindi vi abbiamo già pagato il prezzo dei nostri errori, formandoci know how, competenze, reti di relazioni”.
“I cinque mercati emergenti che abbiamo scelto – riprende Caccia Dominioni – saranno tra i driver principali del nostro sviluppo, tant�è che ci attendiamo nei prossimi tre anni di arrivare a 300 milioni di ricavi, con una rete di 1.200 negozi”. Numeri che vanno comparati con la situazione attuale, che registra 500 negozi per un fatturato di 100 milioni.
Estratto da Affari&Finanza del 19/05/08 a cura di Pambianconews