Luca Cordero di Montezemolo (nella foto), nel suo «primo giorno da imprenditore» dopo quattro anni ai vertici di Confindustria, traccia il bilancio di Poltrona Frau in occasione della presentazione del piano industriale 2008-2010. «Un gruppo con marchi complementari che coprono clienti, gusto e aree diverse» sottolinea il presidente di Charme, il fondo azionista della società che riunisce la crème del design italiano (come Poltrona Frau, Cassina, Cappellini, Alias, Gufram oltre a Thonet). Anni di semina per Montezemolo e «presto ne raccoglieremo i frutti»: 395-400 milioni di euro i ricavi previsti nel 2010, con una crescita annua dell'11,5-12,5% e un utile operativo intorno al 12,5%.
«Gran fiducia nel futuro» quindi, e soprattutto grandi aspettative per le joint-venture chiuse nel 2007 con «due partner internazionali molto importanti» ma che fino a ora «non hanno dato neanche un euro di ritorno». In India con Ratan Tata, proprietario di uno dei maggiori gruppi industriali e dei servizi del Paese e negli Emirati con Khaldoon Khalifa Al Mubarak, ceo di Mubadala e presidente dell'Executive affairs authority del governo di Abu Dhabi.
«Abbiamo iniziato a lavorare insieme ad alcuni dei più importanti sviluppi immobiliari dell'emirato, spiega Al Mubarak. La joint venture andrà a pieno regime nel 2009-2010 con l'obiettivo di diventare leader nella regione». Prima tappa la prossima apertura del primo punto vendita Poltrona Frau ad Abu Dhabi. «Insieme con Poltrona Frau risponderemo alla domanda di prodotti di lusso del mercato indiano, dice Tata. Stiamo studiando la possibilità di produrre nelle nostre concerie pelle a marchio Frau anche a sostegno dell'industria automobilistica».
Estratto da Corriere della Sera del 15/05/08 a cura di Pambianconews