Baselworld 2008 ha aperto i battenti e il clima a Basilea sembra abbastanza prudente. è quanto traspare dalle parole di Francesco Trapani, amministratore delegato di Bulgari, il gruppo romano quotato in Borsa, che ha chiuso il 2007 in forte crescita, con utile netto di 150,9 milioni di euro (+12,4%) e un fatturato consolidato di 1.091 milioni, in aumento del 13,6% a cambi comparabili e dell'8,2% a cambi correnti. Anche il 2008 è iniziato bene, con crescite a doppia cifra su molti mercati, ma «il business resta difficile – dice Trapani – e non possiamo fare previsioni per i prossimi mesi. Da gennaio a marzo abbiamo notato una grande volatilità delle vendite, in tutti i Paesi in cui siamo presenti, legata al clima di sfiducia che soffia sui mercati finanziari».
Solo nel 2007 le vendite di orologi sono cresciute dell'8,2% ed è uno dei frutti della strategia di verticalizzazione. Spiega Trapani: «Nello scorso anno siamo cresciuti in tutte le categorie merceologiche, dai gioielli agli accessori ai profumi. Quello che abbiamo fatto con gli orologi a partire dagli anni 80, quando abbiamo creato la società Bulgari Time, è acquistare aziende svizzere specializzate nella produzione di componenti e meccanismi di altissima gamma. Lo scopo, ancora prima di aumentare i fatturati, era elevare la qualità del nostro prodotto e il know how interno. Il risultato di questo processo di verticalizzazione è che oggi possiamo dire che i nostri orologi, oltre che rigorosamente made in Swiss, sono anche “made in Bulgari”. L'idea di controllare la produzione per garantire ai clienti il massimo della qualità non soltanto in fatto di design, ma anche di manifattura, vale anche per la pelletteria. Nel 2007 abbiamo acquisito una piccola azienda fiorentina specializzata in borse e accessori e in futuro potremmo fare altre operazioni simili».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 4/04/08 a cura di Pambianconews