Il 2008 potrà creare qualche problema con la fine delle quote cinesi e il temuto nuovo boom delle importazioni di abiti made in Pechino. Ma per i produttori tessili del Sud del Mediterraneo che esportano in Europa, il 2007 è stata una buona annata.
Lo rivelano i dati di bilancio forniti dal Cedith, il circolo euromediterraneo dei dirigenti del comparto tessile e abbigliamento: Turchia, Marocco, Tunisia ed Egitto hanno tutti superato il tasso di crescita medio delle importazioni europee del settore, aumentate l'anno scorso del 4,3%, per un totale di oltre 78,6 miliardi di dollari. Segno che le politiche adottate da questi Paesi per rilanciare il comparto e promuovere gli investimenti esteri non sono passate invano.
La Cina, nonostante le restrizioni, ha continuato a farla da padrona, con una fetta del 34% sul totale esportato e un aumento del 14% rispetto al 2006. Ma con la sua crescita ha cannibalizzato le esportazioni degli altri Paesi asiatici: una concorrenza, questa, che ha favorito la ripresa delle vendite da parte dei produttori del Mediterraneo.
Così, le importazioni in Europa dall'Indonesia sono calate del 10,8%, quelle dalla Thailandia del 6,3%, dalla Cambogia del 7%, dal Bangladesh del 4,5% e da Taiwan addirittura di oltre il 19%, mentre dalla promettente India sono risultate stagnanti. A tutto vantaggio di quattro Paesi del Mediterraneo. Della Turchia innanzi tutto che, nonostante l'aumento dei salari per i lavoratori del settore, ha incrementato il suo export tessile del 6,5% e quello di capi d'abbigliamento del 7,7%, confermandosi saldamente come il secondo fornitore della Vecchia Europa dopo Pechino. Buona anche la crescita dell'Egitto, che grazie ai costi del lavoro competitivi e alla sua tradizione nella produzione di tessuti in cotone guadagna l'8,3%, pur rimanendo in fondo alla classifica dei fornitori dell'Europa. Anche il Marocco chiude il 2007 con il segno più: 6,4% la crescita delle sue esportazioni, grazie alle vendite concentrate su Spagna, Italia e Francia.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/03/08 a cura di Pambianconews