Un grattacielo di 20 piani destinato a residence di lusso, interamente made in Italy viene inaugurato in maggio a Dubai. A imporre questa scelta così forte non è stato il progettista, l'italiano Matteo Nunziati, ma Abyaar Company, una delle prime società di real estate del Medio Oriente.
L'Italia è del resto il primo esportatore di prodotti del sistema-casa nel mondo con percentuali tra il 50 e il 90%. Con un fatturato di 23,8 miliardi di euro (+4,4�%) dei quali oltre 12 all'export (+8%), il settore nonostante l'euro forte registra crescite di vendite in tutta Europa, negli Emirati Arabi (+40%) e in Russia (+23,3%).
In Cina si fa a gara per avere la distribuzione dei prodotti italiani con una richiesta: usare solo l'italiano su catalogo, packaging, descrizione e istruzioni d'uso. La passione per il made in Italy è corale e da decenni è diffusa nei Paesi industrializzati.
C'è un codice tecnico-finanziario per i diversi livelli di prezzo e valore degli edifici negli Emirati Arabi, in Russia e Asia, che per le realizzazioni di lusso impone materiali e arredamenti italiani. Quello che quasi ovunque nel mondo è considerato lusso non è un mix di costosi materiali o di sfarzi straordinari, bensì la “firma”, italiana, i nomi classici delle aziende più dei designer, da Arflex, Boffi, Alessi a Cassina, a B&B, Moroso, Poltrona Frau, iGuzzini, Teuco, Artemide, Matteograssi, Flos, Zanotta.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 8/03/08 a cura di Pambianconews