Secondo anno di crescita per il settore della calzetteria, che è ancora saldamente made in Italy – il 90% dei prodotti venduti in Italia e oltre il 60% di quelli venduti nella Ue sono fatti nel nostro Paese – e sempre più sofisticato.
In termini di fatturato la crescita a fine 2007 dovrebbe essersi attestata intorno al 4-5% globalmente, per un valore di circa 1,2 miliardi. A trainare il mercato è soprattutto l'export, che pesa per circa il 60% sul giro d'affari, ed ha come mercati di sbocco Russia ma anche Francia, Germania Spagna e Regno Unito. In aumento – e più dei volumi – il valore della produzione (+5-6%) che registra uno dei risultati più brillanti dell'intero comparto tessile-moda.
«Più che i volumi – spiega Francesco Merisio, direttore del Centro Servizi calza – è aumentata la qualità e il valore aggiunto del prodotto. Un prodotto, la calza, che sempre di più è un �oggetto moda� basti pensare al rinnovato successo delle autoreggenti,delle parigine e dei fuseaux». Il valore aggiunto intrinseco è quindi tutto locale e la Cina per queste aziende «è ancora assente per quanto riguarda l'alta gamma».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 3/03/08 a cura di Pambianconews