L'obiettivo è stupire, regalare a chi oltrepassa la soglia dei suoi alberghi «sensazioni totali». Perché, oggi, «il lusso è regalarsi una notte in una suite principesca (da 8 mila euro), dormire nel proprio materasso, sentirsi al centro del mondo, non dover mai chiedere».
Anche se per pochi istanti. Parola di Giuseppe Statuto, l'imprenditore casertano sbarcato in una Milano piegata da tangentopoli – «nel '96 nessuno comprava, i prezzi erano bassi», racconta, dove oggi è investito il 70% del suo patrimonio. Case, uffici. E ora alberghi: una passione nata per caso. Con l'acquisizione del Four Seasons, nel cuore del quadrilatero della moda. Statuto è mosso da un obiettivo ambizioso: entro il 2010 attrezzare il centro di Milano con una catena del lusso a sette stelle, quattro alberghi per fare sistema.
Anche l'acquisizione del Grand Hotel Duomo doveva essere «il classico investimento immobiliare». L'albergo «versava in condizioni pessime. Vecchio, mai ristrutturato. Doveva essere una gestione ad interim. «Poi ne ho intuito le straordinarie potenzialità e ho deciso di trasformarlo». Aprirà a fine anno il simbolo del nuovo lusso. Affacciato sulle guglie del Duomo, nell'elegante immobile del 1860 disegnato dall'architetto Mengoni, celebre per la Galleria.
L'operazione extralusso prevede la riconversione di due grandi palazzi del centro storico che ospitavano banche in strutture recettive. Via Brera, nel 2009 davanti all'Accademia: qui spalancherà i battenti “W Hotels” della catena Starwood Hotels & Resorts: 76 camere, lenzuola realizzate con 350 fili di cotone egiziano, un concierge a disposizione 24 ore su 24 in grado di soddisfare qualunque richiesta dei propri ospiti (da un paio di scarpe da jogging a un jet privato) in qualunque momento.
Infine, 2010, l'ultima tappa, quando un pezzo di Oriente calerà in via Monte di Pietà, negli spazi dei due palazzi ex Cariplo ridisegnati dall'architetto Citterio: a voi il Mandarin Oriental Hotel, uno dei brand più prestigiosi al mondo.
Estratto da Corriere della Sera del 2/03/08 a cura di Pambianconews