Meglio buttarsi nella mischia del “fast fashion” oppure seguire le orme delle griffe di lusso? Nel dubbio, meglio stare nel mezzo, sembra dire Federico Zannini, conosciuto anche come il signor Jucca, l'uomo che ha creato dal nulla – e in soli due anni – un marchio da 14 milioni di fatturato (dati 2007) che potrebbero diventare 18 nel 2008, con una crescita del 30% circa.
«Nei prossimi giorni apriremo a Reggio Emilia il primo negozio di proprietà condiviso con altri marchi – spiega Zannini -. Si tratta di un esperimento che intendiamo allargare al resto d'Italia». L'obiettivo è stringere partnership commerciali con altri brand dell'abbigliamento che non riescono a sostenere i costi di una rete di negozi monomarca ma che allo stesso tempo non vogliono rimanere soffocati nella giungla dei marchi che riempiono i negozi tradizionali.
Oggi Jucca vende in quasi tutti i Paesi europei, dalla Germania all'Austria, dalla Svizzera alla Grecia: circa 750 punti vendita, di cui il 65% in Italia. La clientela cresce perché, dice l'a.d., i capi Jucca piacciono, si rinnovano velocemente e, soprattutto, non costano troppo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 23/02/08 a cura di Pambianconews