Burani si concentra sui mercati emergenti e si prepara a siglare la terza joint venture distributiva nel Far East. Dopo l'accordo con il colosso internazionale dei preziosi Damas Jewellery per il Medio Oriente e quello con Gitanjali Group per l'India, Mbfg si legherà a un importante partner cinese con l'obiettivo di aprire un buon numero di punti vendita.
�Nel 2008 abbiamo previsto 40 aperture di cui il 60-70% tra Cina, India e Medio Oriente � ha raccontato l'ad Giovanni Burani a margine della sfilata milanese di Mariella Burani � I buoni risultati che ci attendiamo per il 2008 sono infatti strettamente legati al peso crescente di questi Paesi, che nel giro di tre anni passeranno a rappresentare dal 33% al 45% del nostro fatturato�.
Resteranno invece marginali gli Stati Uniti, il Giappone e il Regno Unitoche insieme rappresentano il 5% delle vendite del gruppo: �e visto il crollo di questi mercati, posso dire che questa scelta ha fatto la nostra fortuna nel 2007�, sottolinea soddisfatto l'ad.
Mbfg ha chiuso lo scorso esercizio con 700 milioni di ricavi consolidati e un utile netto di 46 milioni. �Nel 2008 ci concentreremo sulla crescita organica�, conclude Burani.
Estratto da Finanza&Mercati del 21/02/08 a cura di Pambianconews