A fine giugno si era fatto il suo nome come candidato a raccogliere l'eredità stilistica di Gianfranco Ferré; poi, a luglio, come possibile successore di Valentino. Ma Giambattista Valli, per ora, preferisce dedicarsi solo al suo marchio di pr�t-à-porter, che sarà in passerella a Parigi giovedì 28 febbraio, e a Gamme Rouge, la collezione di piumini di lusso di Moncler che nello scorso gennaio lo stilista è stato chiamato a disegnare.
«Considero un privilegio essere padrone del mio marchio – sottolinea lo stilista -, che per fortuna sta andando bene: dalla prima collezione, presentata tre anni fa, cresciamo del 50% a stagione e oggi siamo presenti in 220 punti vendita nel mondo».
A proposito della sua professione, Valli pensa: «Il mio privato è qui, ma per il lavoro preferisco la Francia. In Italia gli stilisti vengono visti spesso come individui bizzarri che fanno un mestiere sostanzialmente inutile». Nel favorire i giovani, però, i più attenti sono gli americani: «Negli Stati Uniti le persone sono profondamente affascinate dal talento».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 19/02/2008 a cura di Pambianconews