�A dicembre avevamo le code fuori dal negozio di via Montenapoleone e la gestione dell'afflusso non è stata semplice. Però abbiamo chiuso il Natale battendo il 50% di scontrini in più rispetto a dodici mesi prima. Una crescita enorme, trainata dai clienti italiani, che hanno più che compensato i minori acquisti di chi è penalizzato dal cambio, come americani e giapponesi�. Benoit de Crane d'Heysselaer è da cinque mesi il direttore generale della filiale italiana del colosso francese Louis Vuitton.
�L'importante, nel nostro caso, è far convivere le due “anime” dei clienti � rivela de Crane -: da un lato, il russo o l'imprenditore di provincia che vuole vivere nel mondo dei vip ed esibire il marchio Louis Vuitton, dall'altro il consumatore che cerca la tradizione e l'understatement, oltre agli eventi in negozio per pochi intimi�.
I dati di fatturato di Louis Vuitton Italia non sono disponibili, �però posso dire – aggiunge de Crane che il mercato italiano è il secondo come dimensione dopo la Francia. Inoltre gli italiani sono diventati i principali clienti della Vuitton in tutta Europa�. La maison francese, per giunta, ha appena annunciato un accordo con il Comune di Roma per trasformare lo spazio Etoile di piazza San Lorenzo in Lucina in un megastore di 1.400 metri quadrati. �Ospiterà – conclude de Crane – anche un cinema di quartiere con 17 posti, una libreria e mostre d'arte. E intorno a noi stanno acquistando negozi altri big del lusso�.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 19/02/2008 a cura di Pambianconews