Migliora l'export italiano in Russia. Nel 2006, pur cedendo un po' la sua quota percentuale di fronte al dilagare delle importazioni cinesi, salite a ben il 46,1% del mercato perla maglieria e al 40,9% per l'abbigliamento, ha infatti conquistato il secondo posto nella maglieria (11,6%), superando la Turchia, ma rimanendo al terzo posto nell'abbigliamento (7,9%, contro il 10,1% turco). E questo pur aumentando del 16% il valore delle forniture.
Nel secondo trimestre del 2007, l'Italia ha ancora guadagnato terreno, non sulla Cina, che ormai viaggia stabilmente sul 40% del mercato di importazione, ma anche sulla Turchia, che ha superato. L'Italia si è attestata sul 16,5% delle forniture estere di maglieria e al 10,2% di quelle di abbigliamento. Le forniture, soprattutto di maglieria, e leggermente meno di abbigliamento, sono infatti triplicate in valore rispetto al secondo semestre 2006. Tuttavia, i ritmi di crescita più elevati, secondo i più affidabili dati Istat, sono nella pelletteria e accessori, incluso l'abbigliamento in pelle.
Dopo la Cina, al primo posto per quantità e valore complessivo ma non per qualità, la leadership italiana resta evidente e nel 2007 il nostro export in Russia è cresciuto di almeno il 48%, dopo il 52% del 2006, raggiungendo i 165 milioni di euro. Le preferite sono soprattutto le borse da donna. Infine, includendo anche le scarpe in pelle, la crescita per fine 2007 è stimata oggi intorno al 23%, fino a oltre 502 milioni di euro.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 13/02/08 a cura di Pambianconews