Riutilizza vecchi materiali, fa rivivere tessuti d�altri tempi. E costruisce, attraverso un complesso procedimento di smontaggio e riassemblaggio, capi d�abbigliamento particolarissimi ed esclusivi, come pezzi unici o in piccole serie. Solo che Vincenzo De Cotiis il riciclo ecologico e la limited edition, fenomeni di massima moda oggi, li pratica da parecchi anni. Da quando, nel 1998, ha lanciato Haute, la sua collezione che, già nel nome, evoca l�atmosfera speciale della haute couture, l�alta moda.
I suoi fornitori sono collezionisti di grande livello, come Angelo Caroli di Lugo di Romagna, il primo a mettere in scena l�usato chic, il milanese Franco Jacassi, che possiede bellissime collezioni di abiti grandi firme, Goni di Parma, grande raccoglitore di bottoni. Ma trova ottimi materiali anche a Parigi, Londra, New York. Il risultato sono abiti, giacche, gonne, pantaloni modernissimi ma con una cifra stilistica particolare, che ne fa dei capi da atelier.
Per la prossima primavera, ci sono abiti in seta sporcati a mano decorati da vecchi gros grain oppure bordati con foulard fantasia, soprabiti di pelle decolorata a mano con un effetto sbiadito, alte cinture anni Settanta rifatte con perline di acetato dell�epoca, gonne a petalo costruite con del vecchio piquet bianco, borse a busta con applicazioni di vari materiali.
Estratto da La Repubblica del 11/02/08 a cura di Pambianconews