In Via Borgonuovo 19, Palazzo Orsini ospita il quarter generale della Giorgio Armani SpA, un impero da 1,6 miliardi di euro di giro d'affari nel 2006. Sono 400 le boutique del Gruppo nel mondo, 4.700 dipendenti, tredici fabbriche, per più di 150 milioni di ricavi.
Re Giorgio ha fatto la differenza tra alta moda e fast fashion senza commettere errori o perdere prestigio e riesce a seguire tutto del suo Gruppo, di cui è tuttora l'unico proprietario, la creazione, la produzione, la distribuzione, gli investimenti e le strategie di sviluppo.
Il suo stile, la sua eleganza minimalista, il suo gusto per un confort sobrio ma rassicurante, Armani li mette oggi al servizio dell'esperienza del lusso. Propone uno stile di vita, un concetto di bello. E questo funziona. �In Russia e nei paesi emergenti, Armani riscuote un notevole successo. I consumatori lì sono meno avanti rispetto a noi per quanto riguarda la cultura del lusso. Hanno bisogno di punti di riferimento�, spiega Carlo Pambianco, analista del settore della moda e del lusso.
Di questa meravigliosa �cash machine� ancora non si conosce il futuro. Nei prossimi anni si presenterà la questione della successione e Giorgio Armani non ha discendenti diretti, ma per il momento non è un problema all'ordine del giorno.
Estratto da Le Monde del 19/01/08 a cura di Pambianconews