Non bastano sedici brand alla famiglia Miroglio, arrivata ormai alla quinta generazione in azienda. Raggiunto l�anno scorso il traguardo di mille milioni di euro di fatturato, i Miroglio hanno deciso di fare shopping all�estero e proprio in questi giorni è prossima la chiusura di un contratto per l�acquisto di un marchio turco. Sarebbe il secondo straniero di una lista destinata a crescere, secondo quelle che sono le attuali strategie espansive del gruppo. L�obiettivo è internazionalizzare sempre di più.
E� andata molto bene l�operazione d�acquisto della firma cinese Elegant Prosper, fondata dieci anni fa e comprata nel 2004 quando fatturava nove milioni di euro. Nel giro di tre anni le vendite hanno raggiunto 45 milioni, soltanto nel mercato cinese. Come spiega il trentaquattrenne Giuseppe Miroglio (nella foto), Amministratore delegato della società Miroglio Vestebene, che è in mano al 100% alla famiglia: «Stiamo facendo uno scouting serrato all�estero, nei paesi emergenti ed in un settore di mercato medio alto. L�obiettivo è esportare la nostra conoscenza, la nostra cultura e tutta una serie di sinergie che ormai abbiamo strutturato nel nostro business che parte dal filato per arrivare all�abbigliamento femminile. Prossime mete sono il Brasile e l�India».
Il fatturato del gruppo che dichiara di «non aver nessuna intenzione di quotarsi in borsa», è passato dai 920 milioni del 2005 al miliardo del 2006. Cifra che dovrebbe rimanere tale quest�anno in quanto sono state cedute alcune attività ad uno dei componenti della quarta generazione, Edoardo. L�utile nel 2005 cresciuto dello 0�8% a sedici milioni e del 3,5% nel 2006 a diciotto milioni. I negozi sparsi per il mondo sono circa 1300 di cui la metà diretti e l�altra in franchising. Tra gli obiettivi futuri, oltre a quello dell�espansione internazionale, c�è anche quello di sviluppare e puntare sugli accessoria ma nessuna intenzione di vestire l�uomo.
Estratto da Affari&Finanza del 17/12/07 a cura di Pambianconews