Luxottica quest'anno fatturerà 5,7 miliardi di euro con 1,2 miliardi di euro di ebitda (margine operativo lordo) ma, dopo la recente acquisizione della catena americana Oakley, per 2,1 miliardi di dollari (quasi un miliardo e mezzo di euro), ha obiettivi ancora più ambiziosi.
Luxottica produce otto marchi propri (Ray-Ban su tutti) e 19 in licenza, da Prada a Bulgari, da Tiffany a Versace e Ralph Lauren. A breve si attende il rinnovo della licenza con Chanel, il cui contratto scadrà il 31 marzo prossimo. «Le negoziazioni sono finite, dice l'amministratore delegato Andrea Guerra (nella foto), entro dicembre l'accordo sarà firmato».
Negli Stati Uniti Luxottica realizza circa il 23% della sua distribuzione tramite negozianti terzi. E quasi l'80% del giro d'affari della sua distribuzione diretta, soprattutto attraverso LensCrafters e Perle Vision, collocate sulla fascia medio-alta del mercato, e Sears Optical e Target Optical, collocate su una fascia più medio-bassa. Per intercettare la richiesta di prodotti di altissimo livello ha appena lanciato Ilori, negozi di nicchia dove si vendono occhiali da migliaia di euro.
Da settimane i report degli analisti sottolineano la criticità del caro-euro, dal momento che Luxottica deriva il 67% dei suoi ricavi in dollari. «Abbiamo anche il 64% dei costi in dollari, dice Guerra. Il dollaro, comunque, è un fatto. Così come è un fatto che, pur con una moneta così, andiamo a chiudere un altro anno record». Ma è anche l'andamento dei consumi americani a destare preoccupazione. «Sono d'accordo che siano elementi esterni cui prestare attenzione. Per quanto ci riguarda, dobbiamo essere reattivi. Abbiamo fatto un grande aumento dei prezzi a luglio, ma uno può permettersi un aumento se ha grandi marchi, se il servizio migliora, se siamo i più bravi».
è, però, la Cina, con i suoi 2 miliardi di abitanti, la nuova frontiera di Luxottica. Dopo dieci anni di «pratica» e due stabilimenti produttivi, il gruppo di Agordo ha annunciato di voler arrivare a mille negozi nei prossimi cinque anni, dagli attuali 266. In Cina è partito con LensCrafters, cioè con l'alto di gamma.
Estratto da CorrierEconomia del 3/12/07 a cura di Pambianconews