In oltre mezzo secolo si è trasformata pur rimanendo uguale a se stessa. Non un paradosso, ma la filosofia dell'azienda Thun, rimasta ancorata alle antiche tradizioni artigianali e contemporaneamente proiettata verso le attuali esigenze del mercato.
Specializzata in articoli da regalo, bomboniere e stufe, ha costruito la sua fortuna partendo da un oggetto particolare: un piccolo angelo paffuto in ceramica, ideato nel 1950 e soggetto nel tempo a qualche restyling. Ma la produzione ha mantenuto inalterate le tecniche di lavoro: ogni pezzo viene fatto ancora con tecniche antiche e artigianali, curando con attenzione tutti i dettagli.
Se nel metodo nulla è cambiato, nel business la crescita dell'attività è stata esponenziale, diventata da piccolo laboratorio, gestito dai conti Otmar e Lene Thun nel loro castello di Klebenstein, una realtà internazionale guidata del figlio della coppia Peter. «Le persone sono colpite dal nostro modo di produrre, commenta Peter Thun (nella foto), presidente del gruppo. Le uniche macchine che usiamo sono il forno per cuocere gli oggetti e il miscelatore di argilla. Non abbiamo strumenti tecnologici e per questo le tirature sono basse. Vogliamo mantenere l'attività artigianale, è la nostra caratteristica».
Per l'impresa di Bolzano la politica del «poco ma buono, anzi ottimo» si è tradotta in successo commerciale con un fatturato che cresce ogni anno di circa il 25%. L'ultimo bilancio di Mondo Thun (di cui fa parte Thun Spa) indica un consolidato da 163 milioni di euro (+38% rispetto a 2005), di cui 94 ricavati dal mercato italiano.
Secondo le direttive del piano di sviluppo aziendale, sul quale l'impresa investe 50 milioni di euro, le collezioni passeranno da due a cinque, si inaugureranno almeno 50 negozi monomarca (oltre ai 100 già esistenti) in Italia e all'estero, senza contare la crescita dei punti vendita autorizzati e «shop in shop».
Estratto da CorrierEconomia del 19/11/07 a cura di Pambianconews