In vetrina sono finiti i bagnoschiuma I Coloniali assieme a profumi e dopobarba a marchio Atkinsons. E sul tavolo di Procter & Gamble le candidature sono già al vaglio del management. Il colosso del largo consumo di Cincinnati, guidato da Alan Lafley, ha infatti deciso di rivedere il perimetro dei brand italiani mettendo in vendita alcune etichette storiche che aveva ereditato con l'acquisizione della Wella (a sua volta il gruppo tedesco aveva rilevato Atkinsons dalla Unilever cinque anni fa).
Alla base della decisione di P&G ci sono almeno due motivi. Da un lato la volontà di concentrasi sulla divisione Prestige & beauté, cui fanno capo brand di profumi con diffusione globale, come Valentino, Hugo Boss, Lacoste, Dolce & Gabbana. Dall'altra, l'andamento di mercato non del tutto favorevole che ha interessato Atkinsons e I Coloniali, venduti per lo più in Italia.
I ricavi dovrebbero attestarsi intorno a 35 milioni, anche se non è facile orientarsi tra società che incassano royalty (Cosmopolitan cosmetics), fatturazioni infragruppo (la controllante P&G srl) e vendite alla grande distribuzione.
Tra i potenziali candidati che hanno studiato il dossier ci sono la Bioera della famiglia Burani (prodotti per la cura della persona e il benessere), la multinazionale olandese Bolton (in Italia ha la Manetti & Roberts) e la Guaber della famiglia Gualandi (ha il dopobarba Denim). In corsa ci sono però anche altri competitor esteri, tra cui un gruppo inglese.
Estratto da Il Mondo del 2/11/07 a cura di Pambianconews