Lino Siclari (nella foto), Presidente e Amministratore Delegato di Aicon, ha presentato il piano industriale quadriennale commentando: �La strategia di crescita del Gruppo passa principalmente attraverso una crescita endogena, poichè la società e il team stanno dimostrando una spiccata capacità di creare valore anticipando i trend di mercato e sviluppando con successo nuovi brand dall'interno. Valuteremo opportunità di acquisizione principalmente nell'area del dollaro se a queste riusciremo ad aggiungere valore attraverso i nostri punti di forza.”
Aicon punta a consolidare la propria posizione sia sul mercato nazionale, sia sui mercati internazionali, con l'obiettivo di diventare, nei prossimi quattro anni, uno dei primi operatori mondiali nel settore di riferimento.
In particolare, il piano industriale prevede importanti investimenti per il completamento della gamma di imbarcazioni a marchio Aicon e a marchio Morgan, oltre all'avvio di due nuovi progetti con nuovi brand per la produzione di �High Performance Yachts� e di �Long Range Maxi Yachts�, che permetteranno di vivere un'esperienza innovativa nel rapporto con il mare. Nel quadriennio in esame il Gruppo Aicon prevede di lanciare in totale 22 nuovi modelli e di ampliare la dimensione delle aree produttive che, dagli attuali 120.000 mq, passerà a 300.000 mq di cui 140.000 coperti.
Gli obiettivi economici sono calcolati a partire da un 2006/2007 pro-forma: si prevede di mantenere un EBITDA pari al 30% circa nel quadriennio, con una crescita media dell'EBITDA stesso del 43% circa. La marginalità del Gruppo Aicon, se confrontata con quella degli altri player che operano nel settore del lusso, risulta quindi essere tra le più elevate a livello internazionale. Il ritorno sul capitale investito medio previsto a fine piano è pari a circa il 49%.
Si prevedono per l'intero periodo investimenti per un valore di circa 198 milioni di euro che verranno effettuati facendo un esiguo ricorso alla leva finanziaria, tanto che a fine piano si prevede una posizione finanziaria netta negativa per circa 28 milioni di euro, pari al 17,5% dell'EBITDA.
A cura di Pambianconews