Jeff Swartz alla guida di Timberland, storico marchio americano delle scarpe e dell'abbigliamento sportivo, ha fatto della testardaggine il motore del suo progetto d'azienda. Ha la �responsabilità sociale � nel dna e non ha mai smesso di credere nella missione aziendale, anche quando i numeri lo suggerivano e si parlava di vendita. Così oggi torna in attivo anche se, come lui stesso afferma, �negli Stati Uniti prodotti stanno perdendo appeal ma in Asia le vendite sono aumentate del 9,5% negli ultimi due anni e in Europa del 6,99%�.
E l'Italia conferma la tendenza: la filiale italiana ha infatti chiuso il 2006 con un fatturato di 80 milioni di euro, in crescita del 9,7%. Numeri che fanno del Bel Paese il secondo mercato più importante dopo gli Stati Uniti, insieme a Regno Unito e Giappone.
�Prevediamo di ampliare la rete di punti vendita, con 20 nuovi negozi entro il 2008, oltre ai 110 già esistenti.�, ha dichiarato Swartz.
Il recente successo delle vendite in Europa è soprattutto da imputare all'immagine �verde� di Timberland. �Il consumatore di moda, qiamdo acquista un prodotto, non pensa ancora a quanta energia è stata consumata per produrlo, o alla provenienza del materiale utilizzato, ma alcuni segnali indicano che il mercato va in questa direzione�, ha concluso il manager.
Estratto da Economy del 19/10/07 a cura di Pambianconews