Doveva essere la celebrazione di un settore che, da alcuni anni, registra crescite a due cifre. Si è trasformata in un serrato confronto sulle prospettive di un comparto chiave per il made in Italy, la cerimonia inaugurale del 47� Salone Nautico di Genova, che conta quest'anno 1.500 espositori (il 37% esteri).
AntonFrancesco Albertoni, presidente di Ucina (Unione nazionale cantieri e industrie nautiche e affini), ricorda che «il valore della produzione di unità da diporto nel 2006 è cresciuto ancora del 18% e sfiora i 3 miliardi di euro, di cui circa il 60% è destinato ai mercati internazionali. Il fatturato totale del comparto raggiunge 15,2 miliardi di euro, con una crescita del 13%. La nautica, con i suoi 34mila addetti, contribuisce per 4,9 miliardi di curo al Pil».
Albertoni precisa però che la crescita «si rivolge al mercato globale, ma trova ancora un freno nella staticità di un mercato nazionale in controtendenza, una battuta che incide soprattutto sulle unità medio-piccole».
Il ministro Bersani ascolta le lamentele degli industriali e l'invito del governatore Burlando a coniugare lo sviluppo della nautica con la qualità dell'ambiente e a rendere più agibili gli approdi turistici per le piccole imbarcazioni. Poi annuncia di voler prendere l'iniziativa. «Appena tornato a Roma, dice, mi rivolgerò ai ministeri interessati e alle Regioni per venire a capo di quella che oggi appare come una eccessiva frantumazione di competenze a livello territoriale».
Il viceministro dei Trasporti, Cesare De Piccoli, accoglie le critiche ammettendo «un drammatico problema di inefficienza della pubblica amministrazione. Per colpa di azzeccagarbugli che rallentano gli iter, facciamo norme in Finanziaria che non riescono ad avere i decreti attuativi». Per quanto attiene ai porticcioli, «ci sono città straordinarie nel Centro-Sud, ha affermato De Piccoli, che hanno vecchi porti industriali vuoti e continuano a parlare di container e di hub, mentre potrebbero utilizzare il potenziale di sviluppo offerto dalla nautica». Il viceministro cita, a questo proposito, i porti di Palermo, Torre del Greco, CastCastellamare di Stabia e alcuni scali pugliesi.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 7/10/07 a cura di Pambianconews