è cresciuto, oltre le attese, il comparto della nautica in Italia; anche se si registra una contrazione di cinque punti percentuali, nell'arco di un anno, della quota di fatturato della produzione totale di imbarcazioni da diporto (comprensiva dell'import) assorbita da compratori nazionali.
Il valore della produzione italiana nel 2006 è salito del 18,3% arrivando a sfiorare i 3 miliardi di euro (2,98 miliardi) contro i 2,5 miliardi di euro del 2005. Lo certifica un'analisi realizzata dall'Ucina (Unione nazionale cantieri e industrie nautiche e affini) in collaborazione con il dipartimento di economia e metodi quantitativi dell'università di Genova.
I dati, che saranno divulgati ufficialmente alla vigilia dell'apertura della 47� edizione del Salone Nautico genovese, indicano che il pre consuntivo sull'andamento del 2006 presentato a maggio, nel corso della convention Satec, è stato superato. Ci si aspettava una crescita del 12-14%, invece è stata varcata la soglia del 18%. Una conferma del momento di grazia che il mercato della nautica sta attraversando. Se si considerano anche i comparti degli accessorie della componentistica e il settore dei motori, il valore della produzione nautica, per il 2006, arriva a4,i miliardi di euro (+13,5%).
Contando, poi, le importazioni, il dato complessivo del fatturato nautico nella produzione di unità da diporto ammonta, nel 2006, a 3,45 miliardi di euro, con una crescita del 19,5% rispetto al 2005 (2,88 miliardi di euro).
Per quanto riguarda le esportazioni, risultano complessivamente pari a 1,75 miliardi di euro, un valore che è la somma di 938 milioni di euro provenienti dall'export verso i Paesi della Ue e 820 milioni derivati da Paesi extracomunitari.
Con 347 ordini, poi, gli italiani risultano, nel 2006, i primi al mondo per numero di progetti in costruzione. Tra i principali dieci cantieri mondiali di superyacht, infine, cinque sono italiani.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/10/07 a cura di Pambianconews