Soltanto un creativo poteva inventarsi un marchio dal nome così particolare: Sécret Pon Pon. La società nasce tre anni fa a Reggio Emilia, strizzando l'occhio al pubblico con accessori spiritosi. A Chiara Montanari, creatrice riccionese, sono bastati un paio di vecchi jeans Levi's sdruciti e tanta fantasia per mettere sul mercato le sue borse estrose: non il classico prodotto di pelletteria, ma oggetti divertenti, con materiali e forme inusitate.
Così l'anno scorso Jaya, società del gruppo Mariella Burani, ha colto al balzo l'occasione e ha acquisito il 50% di Sécret Pon Pon, aprendole le porte dello scenario internazionale. E da settembre è Jaya a gestire lo sviluppo produttivo e commerciale di Sécret Pon Pon: «Con questa operazione abbiamo sgravato Chiara Montanari dalla gestione industriale», racconta Luca Bertolini, amministratore delegato e presidente di Jaya, «lasciandole completa autonomia creativa».
In poco tempo, Sécret Pon Pon è già entrata nei migliori negozi: non solo in Italia, ma in Russia, Corea, Emirati Arabi, Giappone e negli Stati Uniti. Persino La Rinascente ha firmato un contratto per vendere le borse Sécret Pon Pon, e di recente il gruppo spagnolo Zara è stato costretto a ritirare dal mercato alcuni modelli, accusati di plagio dal piccolo marchio romagnolo.
La nuova gestione di Sécret Pon Pon è già percepibile nei prodotti: una collezione invernale sempre più ricca e divertente. Ma Jaya ha progetti ambiziosi su Sécret Pon Pon e punta al raddoppio delle vendite: ci vuole arrivare con un forte investimento in comunicazione, l'11-12% dei ricavi per i primi due anni; e con un punto vendita a Milano, che esprima tutta la verve creativa della stilista romagnola. E poi partecipando alle fiere, come White a Milano e Tranoi Femme, la manifestazione parigina che si svolge dal 4 al 7 ottobre.
Estratto da Economy del 28/09/07 a cura di Pambianconews