Kiton l'azienda campana, leader nell'abbigliamento sartoriale, continua a macinare artigianalità a360 gradi applicata su tessuti esclusivi italiani e inglesi-a dispetto delle difficoltà di reperimento di manodopera qualificata.
«Ci crediamo talmente – dice il neoamministratore delegato Antonio De Matteis, per tutti Totò, un bell'uomo moro di43 anni, naturalmente elegantissimo, protagonista della pubblicità del marchio votata a un understatement partenopeo – che la nostra scuola di alta sartoria ha sfornato nei primi tre corsi una sessantina di ragazzi tra i 16 e i 21 anni, già immessi in produzione.
E si va avanti con i giovanissimi in lista d'attesa. Non lo consideriamo un costo, bensì un investimento, perché la manodopera qualificata si stava rarefacendo e serviva un ricambio generazionale. Tra l'altro i negozi nostri clienti possono ora far frequentare il corso a propri addetti alla vendita per formarli nel mestiere, ad esempio per prendere le misure: i primi due arriveranno ai primi di ottobre, uno dagli Stati Uniti e l'altro dalla Spagna».
Sette anni fa l'azienda, fondata nel 1960 da Ciro Paone, ha deciso di ampliarsi al segmento donna, che pesa per il 10% sul totale delle vendite: quest'anno, la stima dei ricavi superà i 70 milioni (rispetto ai 63 del 2006) con profitti lordi che si manterranno come sempre oltre il 10% del fatturato.
«I nostri piani di sviluppo dice ancora De Matteis – sono importanti: stiamo realizzando una nuova fabbrica a Parma dove produrremo sportswear, pelle e accessori. E poi 7mila metri quadrati proprio alle spalle dell'attuale stabilimento, dove c'è l'avveniristico ponte pedonale in acciaio, vetro e legno, progettato da Hadi Teherani, che unisce due blocchi di azienda.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 25/09/07 a cura di Pambianconews