Un nuovo punto vendita al giorno aperto negli ultimi due anni. Ricavi totali che, nei primi sei mesi di quest'anno, hanno raggiunto i 4,12 miliardi di euro. Un risultato netto che, sempre nei primi sei mesi dell'anno, ha raggiunto i 393 milioni di curo contro i 295 dello stesso periodo dell'anno precedente.
Sono i numeri più recenti di Zara, la catena di abbigliamento spagnola che rappresenta il centro di Inditex, la holding dell'imprenditore Amancio Ortega. Zara è la prima catena di abbigliamento in Europa per volumi di vendita e quando è arrivata in Italia, nel dicembre di sei anni fa, ha portato lo scompiglio nel mondo della moda costringendo, con la velocità delle sue collezioni e dei suoi rifornimenti ai negozi, a far ripensare i propri modelli di gestione a molti imprenditori made in Italy.
«Il 60% dei nostri capi ha un time-to-market di due settimane, il restante 40% di 6-7 mesi – aveva spiegato Marco Agnolin, amministratore delegato di Inditex Italia -. Ma non credo che la velocità sia l'unica spiegazione del successo del nostro gruppo. C'è anche, ad esempio, la capacità di analizzare le scelte dei clienti con un controllo quotidiano: ogni negozio alla fine della giornata calcola cosa si è venduto di più e di meno, e le spedizioni bisettimanali ai punti vendita vengono calibrate di conseguenza».
Ora Zara fa anche scuola manageriale. Sono, infatti, approdati al grande gruppo di Ortega a due giovani nomi dell'imprenditoria italiana. Il primo è Enrico Drago –
figlio di Marco Drago, il deus ex machina del gruppo De Agostini – responsabile dei progetti speciali di Zara Italia. Il secondo è Stefano Sutter, fratello più giovane Aldo Sutter, presidente del gruppo di prodotti per la pulizia per la casa: dopo un passaggio in Canada, Stefano Sutter è oggi impegnato alla Zara Uk.
In trent'anni Inditex è arrivato (dati 2006) a 8,2 miliardi di ricavi consolidati (realizzati con i suoi otto marchi attraverso oltre 3mila negozi in tutto il mondo), con un utile netto di 1 miliardo. Negli ultimi dodici mesi ha creato oltre 10 mila nuovi posti di lavoro, portando a 72.377 i suoi dipendenti nel mondo.
In Italia il gruppo spagnolo è sbarcato attraverso un'alleanza con Antonio Percassi, ma alla fine dello scorso anno ha acquisito il pieno controllo delle sue attività italiane, rilevando il 20% posseduto dall'imprenditore bergamasco. Oggi Inditex possiede in Italia, tra i vari marchi di casa, 120 store.
Estratto da CorrierEconomia del 24/09/07 a cura di Pambianconews