Bellezza, qualità, esclusività. Ma anche comfort, praticità e servizio. Non basta una sola parola: Ferruccio Ferragamo, presidente della storica maison fiorentina, declina una serie di definizioni che, riunite insieme, interpretano ciò che si intende per “lusso”. «è un concetto che cambia nel tempo, che è diverso da Paese a Paese, muta con l'evolversi dei costumi di una società. Ma alcuni principi restano fermi e sono universali», spiega Ferragamo. è il desiderio di gratificazione che resiste come comune denominatore delle varie accezioni del lusso.
“Salvatore Ferragamo” si posiziona come un marchio del lusso più che della moda. Una scelta che parte da lontano. �Ci siamo sempre collocati su una fascia alta e di grande esclusività, spiega ferragamo. Oltre alla qualità e all'esclusività del prodotto, occorre storia e tradizione per essere percepiti come protagonisti del mondo del lusso. C'è bisogno di tempo e tanto impegno per raggiungere questo standing�.
Secondo il presidente, il concetto di lusso cambia a seconda delle epoche, dei Paesi e dei valori. �Oggi per esempio, spiega, il lusso è legato anche alla praticità: un vestito che prende poco posto in valigia e quando lo indossi è perfetto. Sono importantissimi i dettagli e il servizio, poter raggiungere il cliente in ogni angolo del mondo, farlo sentire sempre dentro un'atmosfera unica�.
Per essere esclusivi in un mondo globale la maison punta a migliorare i servizi, ricercando sempre di più l'esclusività e la personalizzazione. �Colori, misure, modelli: tutto finalizzato alla massima soddisfazione del cliente, afferma Ferragamo. E poi c'è grande ricerca sui materiali, unendo novità e tradizione�.
Sul fronte dei mercati, i paesi in maggiore crescita per l'azienda sono oltre l'Europa, l'Oriente e, per il futuro, la Russia e i Paesi Arabi. �E poi gli Usa, dichiara, che per noi sono un mercato storico�.
Per il prossimo anno è prevista la quotazione, legata ad una serie di elementi: la crescita, migliorare ancora di più l'organizzazione, con l'ingresso di manager, per rendere l'azienda ancora più forte. �E poi la volontà di dare un valore non opinabile all'azienda, conclude, visto che in famiglia ormai siamo 67�.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/09/07 a cura di Pambianconews