I piccoli e medi imprenditori italiani, in queste prime due settimane di settembre, si stanno giocando una partita decisiva per i loro affari a Mosca.
Nell'ex capitale dell'impero sovietico ormai trasformatasi in una delle città più dinamiche e ricche del mondo, da domani a venerdì si svolgerà «Heimtextil 2007», esposizione dedicata alle calzature e al tessile di fascia medio-alta. Ma, soprattutto, nell'avveniristico quartiere di Krocus City sorto oltre il grande raccordo anulare che circonda la metropoli, da giovedì a domenica ci sarà il «Moscow Fashion Expo», a cui parteciperà un centinaio di aziende del sistema moda italiano, fra grandi marchi e società emergenti.
La scorsa settimana 42 imprese italiane di design e componenti erano a «Interauto 2007», la maggiore fiera russa dell'automotive, un centinaio di aziende tessili al «Cpm», altro appuntamento dedicato soprattutto ai grandi buyer, e dieci società dei nostri distretti orafi a «Juliver 2007» .
Design, oro e gioielli, ma soprattutto lusso. Il made in Italy punta dunque sui suoi classici punti di forza. Con un elemento in più: adesso il sistema del lusso cerca forme alternative per corteggiare i nuovi ricchi. Entrando, per esempio, nelle loro notti. Un tentativo condotto dall'Ice di Mosca, da Emi (Ente Moda Italia) e da Smiati, la federazione di Confindustria. La scorsa settimana, mercoledì sera, in una fabbrica dismessa del centro diventata con il nome Art Hangar uno dei luoghi più di tendenza della città, uno spettacolo sulla moda ha visto in platea 500 imprenditori, politici e opinion maker.
Estratto da CorrierEconomia del 10/09/07 a cura di Pambianconews