Quando lo scorso maggio Warren Buffett, patron della Berkshire Hathaway, dichiarò di avere in tasca la bellezza di 60 miliardi di dollari pronti per essere investiti in acquisizioni di compagnie a buon prezzo, gli operatori di Wall Street accolsero l'annuncio con una certa sufficienza.
Sebbene si trattasse di una cifra importante, infatti, quei 60 miliardi di dollari apparivano poca cosa davanti all'impressionante mole di liquidità che negli ultimi anni i colossi del private equity e gli hedge fund continuavano a riversare sul mercato per finanziare fusioni e scalate. Ora lo scenario è cambiato radicalmente. Nei primi giorni di agosto la crisi dei mutui ad alto rischio negli Usa ha innescato una forte restrizione della liquidità.
Euforico per la piega presa dal mercato, il 76enne Buffett ha capito che è arrivato il momento del pasto, e ha messo gli occhi su alcuni gioielli della Corporate America i cui titoli sono stati ingiustamente penalizzati dalla crisi del subprime. Tra i suoi obiettivi, Kohl's, il quarto operatore di grandi magazzini negli Usa e la catena di arredamento Ikea.
Estratto da L'espresso del 7/09/07 a cura di Pambianconews