Certo, non sarà facile eguagliare i traguardi del londinese Aim. Nato nel 1995, l'Alternative Investment Market conta circa 1600 Pmi quotate. Ma premesse ci sono tutte procedure semplificate, costi ridotti per lo sbarco sul listino (50 mila euro circa), forte legame con le banche sul territorio.
Il presidente di Pro Mac ( che promuove il prossimo mercato di Borsa per le Pmi italiane) Salvatore Brigantini (ex commissario Consob e attualmente presidente di I2 Capiatl Partners e vicepresidente di IwBank non fa mistero delle sue ambizioni: «Arrivare a quota mille matricole nei prossimi 5-10 anni".
"Il target di imprese a cui si rivolge il Mac è tutto il mondo delle Pmi italiane soprattutto per aziende con una capitalizzazione potenziale che oscilli tra i 40 e i 150 milioni di euro", ha rivelato Bragantini.
"La Pmi di casa nostra è spesso competitiva in nicchie profittevoli, sebbene non di avanguardia. La vera scommessa è aprirla ai capitali di rischio e fare in modo che diventi appetibile sia per gli investitori istituzionali italiani che stranieri".
"Alla giornata di presentazione del Mac alla Fiera di Milano il 7 giugno scorso c'erano 1.600 persone in rappresentanza di 500 aziende, un potenziale notevole, per sopravvivere alla concorrenza bisogna cambiare marcia. E penso che il Mac sarà l'occasione per riuscirci", ha concluso il presidente.
Estratto da Borsa&Finanza del 7/07/07 a cura di Pambianconews