Il segmento dell'abbigliamento junior italiano marcia a ritmi più sostenuti della moda nel suo complesso (+2,6% il fatturato 2006, tornato sopra 12,5 miliardi) e alimenta l'interesse degli stilisti che vestono gli adulti, e che ormai affollano il comparto bimbo nell'intento di rafforzare visibilità, marchio e business.
Gli ultimi esempi al debutto a Pitti Bimbo sono quelli di Rocco Barocco, Missoni, Ermanno Scervino e Alberta Ferretti che presenta la linea per bambine prodotta e distribuita su licenza dal gruppo bolognese Grant.
La riorganizzazione della distribuzione e l'investimento sul retail è la strada che stanno imboccando gran parte delle aziende più strutturate del comparto bimbo. Come le carpigiane Spazio Sei (marchi Parrot, Ki6? e Lumà! e licenza Iceberg, per un fatturato 2006 di 34 milioni in crescita del 7%) e Spazio Blu (produzione su licenza di abbigliamento e calzature Blumarine, che nel 2006 ha assicurato ricavi per 20 milioni, in aumento di oltre il 20%), una delle realtà più importanti del settore, che ha programmato un salto di fatturato nei prossimi tre anni grazie all'apertura di monomarca, sia Ki-space (per i marchi propri) sia Miss Blumarine.
«I negozi monomarca sono una strada interessante per chi, come noi, ha varietà di offerta- spiega Franco Ferrari, proprietario delgruppo assieme a Manuela Lugli – Aabbiamo puntato sul made in Italy, mantenendo la produzione al 95% in Italia, e la fiducia dei clienti è aumentata».
Convinto che «con le confezioni in Italia si può ancora guadagnare» è anche Piero jacomoni, vulcanico proprietario dell'aretina Monnalisa che, spinto da una crescita al ritmo del 15% l'anno (21,5 milioni il fatturato 20o6, 24 milioni la previsione 2000, sta pensando a una linea bambino, da affiancare al tradizionale business legato alla bimba.
Ai mercati esteri guarda con particolare attenzione anche un pioniere come la bergamasca Pinco Pallino, che dall'export ricava il 6o% del proprio fatturato e sta per aprire monomarca a Kiev, Hong Kong (il terzo) e a Mosca (il secondo). L'obiettivo di Pinco Pallino, che nel 2006 ha incrementato il fatturato del 15% a 21,5 milioni e che per quest'anno ha previsto +5%, è continuare a crescere.
Risultati che sbandiera Roberto Cavalli per le linee bambino (Angels, Devils e Roberto Cavalli newborn) che nel 2006 sono cresciute del 35%. Portando linfa al fatturato di Simonetta, l'azienda marchigiana della famiglia Suonati chele produce su licenza, accanto alla licenza Fay e alle linee a marchio proprio. Nel 2006 Simonetta è cresciuta del 5% a 27 milioni, quest'anno punta a fare meglio, forte delle collezioni autunno-inverno che hanno segnato +28%.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 30/06/07 a cura di Pambianconews