«Condividiamo la stessa filosofia sul made in Italy. Un mix di innovazione, design e tecnologia da esportare nel mondo». Con queste parole il presidente di Bialetti Industrie, Francesco Ranzoni, spiega la cessione appena annunciata del 10% del gruppo a Diego e Andrea Della Valle. La cessione sarà efficace dal giorno stesso di quotazione in Borsa di Bialetti Industrie e al medesimo prezzo al quale verranno offerte le azioni al pubblico.
Ma in vista del collocamento a Piazza Affari (che dovrebbe avvenire «entro il 20 luglio») l'azienda dell'«omino con i baffi» ha pensato bene di trovare un alleato di peso nel «made in Italy». Un'alleanza lunga, caratterizzata da un patto di sindacato con l'accomandita dei fratelli Della Valle. I dettagli per ora sono top secret. Ranzoni però anticipa un periodo di «lock up» che impegnerà Della Valle a tenere le azioni per tre anni (lo stesso periodo della durata del patto).
Per il patron della Tod's il made in Italy sta diventando una sorta di missione, tanto da allargare il suo raggio d'azione dalle calzature alla Vespa e ora alle caffettiere. E la Moka Express ha fatto la storia del design italiano tanto che entrerà a breve nella collezione del nascituro Museo del Design, alla Triennale di Milano. E sarà il veicolo per l'espansione del gruppo, «un marchio del lusso, non per il prezzo ma per l'esclusività».
In tredici anni (dal 1993 al 2006) il fatturato è passato da 45 a 209 milioni, il 50% dall'estero, l'utile a 2,5 milioni, per 900 dipendenti. Prossima tappa la Borsa. «Per continuare a crescere, spiega il presidente. Sul versante industriale con l'apertura di uno stabilimento in India. Dal punto di vista commerciale, continuando a rafforzarci su 10 Paesi, soprattutto in Europa. Con un occhio verso il retail. E perchè no, la produzione del caffè».
Estratto da Corriere della Sera del 15/06/07 a cura di Pambianconews