E' un ottimo momento per i produttori del lusso, in particolare quelli italiani. Non a caso i fondi di private equity stanno investendo nel settore, come si è visto con l'ingresso di Permira in Valentino.
Ma per restare competitivi a livello globale le griffe italiane devono gestire l'eccellenza in modo innovativo, facendo i conti anche con la necessità di produrre all'estero.
E' uno dei trend in atto nell'industria del lusso secondo Leonardo Ferragamo, figlio di Salvatore, il fondatore di uno dei marchi più famosi del made in Italy, che entro il 2008 sbarcherà in Borsa.
Sul tappeto c'è la decisione della piazza su cui lanciare l'offerta se Milano o, per l'importanza del mercato Usa, Wall Street o un'altra Borsa Internazionale.
Per Ferragamo l'intervento dei fondi di private equity nell'industria italiana del lusso è "una strategia che porta competenza , professionalità, linfa nuova in certe aziende che da sole hanno problemi.
Nel medio termine sono una valida alternativa alla quotazione in Borsa, utile invece alle società che hanno altri obiettivi come ricapitalizzarsi, finanziare nuovi importanti progetti o risolvere problemi di successione" . Come appunto la Salvatore Ferragamo.
Estratto da Il Mondo del 15/06/07 a cura di Pambianconews