Giro d'affari per oltre 800 milioni di euro, patrimonio netto di 430 milioni e marchi che vanno dalla cosmesi passando per l'abbigliamento per il mare.
Nel libro soci della società quotata figurano Giorgio Cirla, ex-amministratore delegato di Interbanca, la famiglia Fabiani (azionista di maggioranza della Italcogim di cui Gaz de France ha il 40%), l'imprenditore Romano Minozzi (che controlla Iris ceramica e la Granitifiandre), la famiglia Gualandi (proprietaria dell'hotel Cristallo di Cortina) e il fondo giapponese Itochu finance europe.
Ma la parte del leone spetta alla famiglia Burani con una quota di maggioranza.
Con queste credenziali Burani designer holding si prepara a sbarcare sull'Aim di Londra.
L'offerta pari al 23% del capitale della holding sarebbe già stata coperta interamente da imprenditori internazionali e private bunker. Senza contare gli ordini da parte dei fondi istituzionali. Nerio Alessandri, il patron di Technogym, avrebbe già prenotato una quota rilevante dell'offerta.
L'obiettivo di Burani è di raccogliere circa 150 milioni di euro di liquidità, di cui 110 in aumento di capitale. Grazie a questa operazione straordinaria il patrimonio netto della holding, che potrebbe presto essere trasferita in Italia, passerà da 432 a quasi 550 milioni di euro e in cassa arriveranno circa 100 milioni pronti per essere investiti in nuove acquisizioni.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 9/06/07 a cura di Pambianconews