"Il nostro modello è Louis Vuitton. Il marchio non lo vendiamo a nessuno e lo gestiamo completamente noi.". Il paragone con la maison francese può suonare presuntuoso, considerato che a farlo è Pietro, patron del marchio Pinko cui fa capo anche Toy G.
Una firma nata all'inizio degli anni '80 che ultimamente ha avuto una fortissima espansione. Oggi pinko ha centodieci punti vendita e l'obiettivo è quello di arrivare a centottanta entro il 2009.
Grandi soddisfazioni dai mercati della Cina, del Giappone e della Russia dove a Mosca, entro il prossimo anno ci saranno sette monomarca.
Il fatturato dell'azienda è passato dai 58 milioni di euro del 2003 ai 120 del 2006 con una previsione di arrivare ai 150 mila quest'anno e a duecentomila entro il 2010.
Pinko, che nell'ultimo hanno ha venduto due milioni e mezzo di capi, investe molto nella formazione dei venditori che devono diventare una sorta di "consulenti del look".
L'ambizione di Pietro Negra è quella di entrare nel novero delle grosse firme pur mantenendo sempre un livello di prezzi contenuto.
Estratto da Affari&Finanza del 11/06/07 a cura di Pambianconews