Sarà un baratto da cento milioni a far ripartire Firenze Fiera. E' questa la cifra attribuita dal Demanio alla Fortezza da Basso, monumento storico del capoluogo toscano e di proprietà dello Stato e sede principale delle manifestazioni espositive di Firenze Fiera, destinato ad entrare nell'asse patrimoniale di enti locali e Regione attraverso uno scambio di altri beni (da decidere) di analogo valore.
Con questa permuta immobiliare si tenta, dunque, di rilanciare il business della fiera fiorentina, stabile nel 2006 a 15 milioni di euro, con 42 dipendenti e un deficit di 1,4 milioni in fase di riassorbimento (il pareggio è previsto per il 2009).
La Fiera ha bisogno di adeguare le strutture e gli spazi espositivi alla Fortezza. Il piano messo a punto dall'architetto Francesco Gurrieri prevede 55 milioni d'investimenti per realizzare nuovo padiglioni e adeguare quelli già esistenti.
La Regione ha stanziato 30 milioni e il resto dovrà metterlo Firenze Fiera, la cui concessione scade però nel 2017, troppo presto per poter spesare investimenti così consistenti. Da qui la necessità di allungare la concessione a 50 anni oppure di realizzare lo scambio di proprietà.
Chi ha fretta, intanto, è Pitti Immagine, l'azienda, presieduta da Gaetano Marzotto, che rappresenta un terzo del fatturato di Firenze Fiera. "Per noi, spiega l'AD di Pitti Raffaello Napoleone (nella foto), l'adeguamento infrastrutturale è strategico e ci permetterebbe di investire nello sviluppo del nostro business".
Estratto da Il Sole 24 Ore del 6/06/07 a cura di Pambianconews