E' un momento effervescente per il mondo del luxury. Sono pronte a sbarcare a Piazza Affari, oltre che l'ormai prossima Aeffe (giugno), anche Damiani, Salvatore Ferragamo, Versace e Prada.
Tutto ha inizio con Valentino. Pur di acquisire il brand, Permira è infatti pronta a un'operazione (buy out e Opa obbligatoria) da 2,6 miliardi circa, che prevede poi l'Offerta a cascata anche su Hugo Boss (per cui dovrà mettere in conto altri circa 1,7 miliardi).
E' un periodo di intensa attività anche per l'M&A che attraversa il settore. Pochi giorni fa, ad esempio, Burani ha rilevato il 90% del gruppo Arcte cui fanno capo i marchi di intimo e beachwear Argento Vivo, Baci Rubati, Jupiter e Allen cox. A breve dovrebbero chiudersi altre due acquisizioni da parte di private equity: la prima riguarderebbe Brioni, la seconda Conbipel. Senza dimenticare poi, Wally, tra le firme più appeal della navigazione di lusso, nel mirino di Aicon e dei private equity Synergo e Candover.
Entrare nel lusso o comunque nella moda fa gola a molti fondi. Margini di redditività elevati, notorietà dai brand, indebitamento basso, cash flow sostenuto ne fanno i target ideali per i private che, al momento, godono di enormi capacità di liquidità. Il problema è quello di convincere gli azionisti di controllo, spesso le stesse famiglie fondatrici dei brand, a cedere il timone. Ma tutto ha un prezzo. E i multipli evidenziati dalle ultime operazioni potrebbero convincere qualche imprenditore a cambiare idea.
All'orizzonte ci sono nuovi mercati emergenti, come la Cina (che per ora costituisce solo il 3% del mercato mondiale del lusso) dove, con la globalizzazione incalzante, i brand del made in Italy hanno già raggiunto la nuova classe borghese prima ancora dell'apertura dei «flagship store». Ed è proprio sui Paesi emergenti che il settore sta virando, come conferma Carlo Pambianco, della omonima società di consulenza: «Si avrà una forte espansione nei Paesi come Russia, India e Cina per iniziare. A livello settoriale saranno privilegiati, ancora una volta, gli accessori, facili da acquistare anche su internet e con una redditività elevata».
Estratto da Borsa & Finanza del 2/06/07 a cura di Pambianconews