Bulgari punta a crescere nelle città statunitensi, come Dallas, Boca Raton e Seattle nei prossimi anni e pensa ad aumentare la presenza nei grandi magazzini Usa.
“Vedo un chiaro potenziale e possiamo fare un buon lavoro”, spiega l'Ad Francesco Trapani.
Il terzo gruppo al mondo nella gioielleria possiede una dozzina di negozi nelle città statunitensi, tra cui New York, Las Vegas, Chicago e San Francisco.
La maggiore presenza di Bulgari potrebbe coinvolgere le catene come Macy's, Bloomingdale's e Nordstrom, cruciali per vendere gli accessori della casa romana.
Riguardo al progetto di vendere una linea di prodotti cosmetici, da lanciare inizialmente in Italia, Trapani non esclude di estenderlo agli Stati Uniti e al Giappone entro la fine del 2008 o l'inizio del 2009.
“Le aperture di hotel, altro nuovo business di Bulgari inaugurato nel 2001 con Milano seguito da Bali lo scorso anno, potrebbero coinvolgere New York, Londra, Parigi e Tokyo nei prossimi anni”, ha concluso il manager.
Il titolo reagisce a Piazza Affari con un -0,68%, scambiato a 10,85 euro.
A cura di Pambianconews