Il mobile va di moda e il private equità fa shopping nell'arredamento di alta gamma. Direzione tracciata già da alcune operazioni di buy out: dal 2002 sono cresciute fino a creare veri e propri poli diversificati del lusso come quello di Charme Investments, coronato dalla recente quotazione in Borsa di Poltrona Frau.
Da poco più di un anno il settore è tornato in attivo con un fatturato di 38 miliardi di euro nel 2006, in crescita del 3%, secondo Federlegno, ma con trend differenziati per comparti e distretti: stanno andando molto bene le aziende che producono mobili per ufficio, il bagno e l'illuminazione, mentre è ancora in salita la strada per gli operatori delle sedute e, in parte, delle cucine e camere da letto.
Che il settore sia ripartito lo dimostrano le esportazioni, in crescita di quasi il 6% e l'ingresso e il consolidamento del made in Italy in nuovi promettenti mercati: Francia (+4,5%), Russia, Ucraina e Croazia (+20%) ed Emirati Arabi (17%).
"Le dinamiche del mercato sono assimilabili a quelle del lusso: non a caso nell'arredamento si inizia a parlare di collezione ed esposizioni stagionali" sottolinea Maurizio Castello, partner di Kpmg Advisory. Non è una novità che Armani, Etro, Versace offrano complementi d'arredo. "Probabilmente le aggregazioni future seguiranno la strada del polo dei marchi del lusso", conclude Castello.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 17/04/07 a cura di Pambianconews