Il boom della nautica da diporto e del mercato dei grandi yacht, con l'aumento degli ordini e un conseguente sempre maggior carico di lavoro per i cantieri, sta portando i costruttori di barche italiani ed europei a utilizzare stabilimenti in altri Paesi, tra i quali la Turchia. Una nazione dove l'industria nautica sta crescendo, anche sull'onda di un know-how collaudato sulle navi merci.
A testimoniare la sempre maggior importanza del mercato turco, il fatto che il Registro navale italiano (Rina) una delle grandi società di classificazione navale internazionali ha un ufficio a Istanbul ed ha acquisito il 90% del mercato dei megayacht della Turchia. A spiegarlo è Ugo Salerno, AD di Rina. Salerno spiega che le industrie nautiche sono attirate in Turchia dal basso costo della manodopera ma anche da una serie di free zone (Amalia, Ismir, Bodrum, Marmaris), che consentono di pagare tasse sullo shipping molto basse.
Questo ha portato molte società europee ad aprire cantieri per megayacht in Turchia, ad esempio Farmont (di proprietà tedesca, con progettisti e architetti tedeschi e olandesi), Lenny Yacht (di proprietà Olandese), Numarine (joint-venture con il cantiere tedesco Dwh) e Perini Yildiz (di proprietà del gruppo italiano Perini Navi).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 13/04/07 a cura di Pambianconews