Con l'arrivo di internet è cambiato il modo di comunicare. E, con la complicità della tecnologia, la pubblicità si consuma in gruppi sempre più piccoli, fino ad arrivare alla one-to-one, valorizzando le potenzialità dell'interattività. In Italia siamo solo all'inizio di questa rivoluzione hi-tech della pubblicità, ma negli Stati Uniti è già molto avanzata.
Un esempio per tutti la campagna 2007 del gruppo Bmw realizzata per il marchio Mini negli Stati Uniti: a un selezionato gruppo di possessori dell'auto è stato inviato un questionario tramite e-mail e, in cambio di poche informazioni sull'utente, è stato spedito a ognuno di loro uno speciale portachiavi dotato di tecnologia Rfid. Quando il guidatore della Mini si avvicina a uno dei poster posizionati in alcune delle principali città americane, il portachiavi lo «attiva» e i led luminosi compongono messaggi personalizzati. Per esempio, se l'auto è una cabriolet, sul poster appare la scritta: "Ciao Kate, bella giornata per il tuo cabrio".
Anche il mobile marketing è un settore promettente, che potrebbe arrivare a 4,8 miliardi di dollari entro il 2011. Un business che inizia a muoversi anche in Italia.
Estratto da Economy del 13/04/07 a cura di Pambianconews