In vista di Vicenzaoro spring, la mostra internazionale di oreficeria, gioielleria, argenteria ed orologeria in programma dal 12 al 16 maggio, la Fiera di Vicenza ha elaborato i dati ISTAT relativi all'export orafo dell'intero 2006.
Nel mese di dicembre 2006 le esportazioni dell'industria dell'oreficeria e gioielleria hanno registrato, in valore, una crescita del 9,7% rispetto al 2005, raggiungendo i 4,4 miliardi di euro. Questi valori, però, risentono dei rialzi dei prezzi dei materiali preziosi e dell'apprezzamento della monetaunica rispetto al dollaro.
Senza l'azione di questi fattori distorsivi, le esportazioni orafe italiane sarebbero – in termini reali – sotto i livelli del 2005. Tant'é vero che le variazioni in quantità – calcolate sempre dall'ISTAT – indicano una contemporanea flessione – per il 2006 – del -7,9% delle vendite all'estero di oreficeria, tale da non lasciare dubbi interpretativi.
Palma del migliore sprint del 2006 va – a pari merito – all'Europa orientale e all'America latina, con un +20/25% per ciascuna area. Nel 2006 l'export orafo italiano ha beneficiato della straordinaria performance delle economie dei Paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina). La crescita delle esportazioni di oreficeria italiana verso queste economie è di oltre il 30% (rispetto a un anno prima).
Al terzo e quarto posto – sempre in termini di variazioni calcolate su valori che inglobano, come più volte sottolineato, anche aumenti di prezzi – si propone l'Asia e il Medio Oriente con un +13,5% e +15,6% rispettivamente.
Vicenza e Arezzo accentrano i due terzi dell'export orafo nazionale.
A cura di Pambianconews