Versace top spender 2006 fra gli investitori pubblicitari della carta stampata nel settore dei profumi, dopo aver più che raddoppiato la spesa in advertising sui principali quotidiani e periodici rispetto all'anno prima. E' quanto emerge dalla rilevazione Pambianco Strategie di Impresa riferita a questo segmento del mercato del lusso, che evidenzia come la spesa dei marchi di profumi sia rimasta sostanzialmente stabile rispetto all'anno prima: sono 96 i marchi censiti nel 2006 per 52,67 milioni di spesa complessiva (stimata da Pambianco sulla base di prezzi che si ipotizza siano pari al 25% del listino) contro 52,74 milioni e 95 marchi dell'anno prima.
Va però sottolineato che la spesa per marchi omogenei dei primi 13 marchi (che coprono il 20% degli investimenti pubblicitari totali del segmento) è passata da 22,66 a 27,36, con un aumento del 20,8%; mentre al contrario è diminuita del 13% la spesa degli altri brand: un'indicazione precisa su una tendenza che sembra comune ad altri settori del lusso, nei quali i leader tendono ad aumentare sempre più gli investimenti in advertising mentre i brand minori fanno i conti con budget che tendono a limare più spese possibili.
Oltre a Versace, l'altro brand che ha fortemente accentuato l'utilizzo della leva pubblicitaria su carta stampata è stato Hermès, che ha raddoppiato l'investimento in advertising è ha conquistato la quinta posizione alle spalle di Calvin Klein (che era terzo nella rilevazione relativa al 2005). L'incremento del 250% degli investimenti pubblicitari di Versace nel settore dei profumi ha portato il brand della Medusa a superare Dior (che era primo lo scorso anno) e Chanel, che mantiene la terza posizione. Come si vede dalla tabella, Dior ha mantenuto il terzo posto pur in presenza di una contrazione della spesa, che però ha incrementato sul versante parallelo della cosmetica, che ha visto Sharon Stone testimonial della nuova linea di anti-age della maison francese, Capture totale.
Estratto da MFFashion del 29/03/07 a cura di Pambianconews