Il 2006 è stato l'anno dei record per il private equity in Italia. L'anno scorso, ha rivelato Giampio Bracchi, presidente di Aifi (l'associazione che raccoglie gli operatori del settore) in occasione del convegno annuale 2007, in Italia sono stati investiti 3,7 miliardi di euro: è la cifra più alta degli ultimi sette anni (nel 2005 erano stati 3 miliardi).
Spinto dalla maxi-acquisizione degli yacht Ferretti, un'operazione del valore di 1,7 miliardi, il 2006, secondo i dati Aiti-PricewaterhouseCoopers, ha visto raggiungere livelli record anche nella raccolta, pari a 2,27 miliardi. Si tratta, ha spiegato Ancia Gervasoni direttore generale di Aifi, del maggior fund raising dal 2001.
Oggi un quinto di tutte le operazioni di acquisizione al mondo viene fatta dai fondi. In Italia il peso del private equity nelle fusioni e acquisizioni è decuplicato dal 2001 a oggi (passando dall'1 al 10%), ma rimane sotto la media mondiale.
Effetto indiretto della diffusione che i fondi hanno comunque avuto è l'ondata di quotazioni di società in Borsa: in media una matricola su due di Piazza Affari è originata dal private equity. La percentuale è più o meno la stessa degli ultimi anni, ma visto che il numero di Ipo è quintuplicato, il contributo dei fondi allo sviluppo dei mercati finanziari è stato preponderante.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 27/03/07 a cura di Pambianconews