Rivitalizzare una campagna di successo, nata tre anni fa, e trasmettere un concetto più maturo di identificazione al brand: una bella sfida per Adidas. Ma, come recita il pay off «impossible is nothing», il colosso tedesco dell'industria sportiva non teme i percorsi insidiosi. «I nuovi spot traducono alla perfezione la nostra filosofia aziendale» spiega Marco Bona, direttore brand marketing di Adidas Italia.
Così, con un investimento medio annuo che oscilla tra il 9,5 e l'11% sul totale del fatturato, l'advertising 2007 prevede interventi su media tradizionali e non, per colpire il target dei ragazzi sotto i trent'anni. La campagna è incentrata su quattro soggetti tivù da 30 secondi, interpretati, ciascuno, da atleti che «non mollano mai»: Yelena Isinbayeva che, troppo alta per la ginnastica artistica, è passata con successo al salto con l'asta; Gilbert Arenas, cestista, trasformatosi da panchinaro doc in grandissimo campione in Nba; Lionel Messi, calciatore dalla statura ridotta, considerato oggi un maestro del dribbling; e, ancora, la squadra giovanile di calcio del St. Margaret's nei pressi di Londra che, dopo una stagione di sconfitte, ha segnato, nell'ultima partita, un gol «storico».
Gli spot compariranno a pioggia su canali generalisti (reti Mediaset) e tematici (Sky Sport, All Music, Fox Life e altri ancora), ma anche su rubriche speciali dedicate al pubblico giovanile. A questa programmazione si affiancherà la proiezione in 999 sale cinematografiche della versione da 60 secondi. Il concept, poi, vivrà anche online con video Banner, giant banner, intro su portali (gazzetta.it, alice.it e deejay.it) e sarà oggetto di attività di viral marketing, con video creati ad hoc.
Estratto da Economy del 23/3/07 a cura di Pambianconews