Tomas Maier ha lasciato la Germania da molti anni ma parla ancora inglese con un forte accento. E' il direttore creativo di Bottega Veneta, marchio che come slogan ha “Quando bastano le tue iniziali”.
Maier, quand'è che bastano le iniziali?
Quando non vuoi quelle di nessun altro. Quando hai un progetto. Quando non devi chiedere in prestito un'identità. Come per il lusso: non è fatto per essere mostrato ma per essere goduto quando ce l'hai addosso, perché sai com'è fatto, com'è costruita quella borsa, che tessuti ha quel vestito. È per te, non per gli altri. Non è ostentazione è semplicità.
Che cosa la ispira?
Mi piace essere dentro le cose, guardare la gente. Gli Italiani hanno un dress code specifico. A Londra gli uomini si limitano a indossare completi scuri, a Milano gli uomini hanno scmpre camicie perfettamente stirate, sono curati, hanno un gran senso del colore. Gli uomini italiani sono i meglio vestiti del mondo. Le donne no, mi sembrano confuse. Non avrebbero bisogno di essere sempre così spogliate. Comunque tutto mi ispira. Tutto quello che ho visto, musei, film, architetture, fotografie, rientra nel mio lavoro. Per l'ultima collezione ho lavorato su un'immagine di una donna nordica, la pelle di alabastro, i capelli chiari, il colore delle labbra e come cambia nelle diverse stagioni.
Estratto da L'espresso del 16/03/07 a cura di Pambianconews