Versace verso Piazza Affari. Il sogno di portare la griffe in Borsa torna a concretizzarsi. Ma quanto potrebbe valere la Medusa? Tra 600 e 650 milioni di euro, secondo un'analisi prospettica dei dati economici.
Nel 2006 Versace è tornata all'utile dopo anni di rosso grazie al turnaround effettuato dall'amministratore delegato Giancarlo Di Risio. La riapertura del dossier quotazione è stato annunciato da Santo Versace, che ha tuttavia precisato di contare solo per il 30%: cioè la quota in suo possesso visto che la compagine restante è suddivisa tra la sorella Donatella e Allegra, nipote di Gianni. Quest'ultima, erede della maggioranza, è consigliata dall'avvocato Michele Carpinelli dello studio Chiomenti.
Il gruppo non si quoterà prima del 2008: anzi, è più probabile nel 2009. Per ora la società deve ancora migliorare la redditività per avvicinarsi ad altre griffe quotate: come Valentino, Hugo Boss, Mariella Burani e Dior.
Il 2006 di Versace terminerà con ricavi superiori ai 276 milioni: anno di transizione dove è continuata l'opera di riorganizzazione con la chiusura per ristrutturazione di diversi negozi. La redditività dovrebbe superare di poco il 10%. Se Versace si quoterà nel giro di due anni, l'obiettivo è una redditività del 20%.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 10/03/07 a cura di Pambianconews