Si chiama Burani designer holding, incorporata ad Amsterdam, la nuova scommessa della famiglia di Reggio Emilia già conosciuta a piazza Affari con il poker di quotate Mariella Burani fashion group, Antichi pellettieri, Bioera e Greenvision. Walter Burani e i figli Giovanni (nella foto) e Andrea stanno disegnando attorno alla Bdh bv un progetto di vasto respiro che ha come traguardo, entro un paio d'anni, la creazione di un nuovo polo del lusso e dei brand da portare in quotazione.
Il primo pilastro, già eretto, è la squadra manageriale. In Bdh sono stati arruolati uomini di finanza e m&a: il neo ad Kevin Tempestini (da Ubm), Carlo Cultrera (Mps), Maria Rita Galli (Eni) e Serena Albani (Borsa spa). Un team che affianca il presidente Giovanni Burani e Giuseppe Gullo, già cfo di Mb fashion group. Anche la compagine dei soci è stata allargata. Nella subholding olandese è appena entrato col 5,7% e un ruolo di riguardo il colosso giapponese del trading Itochu. Con la stessa quota ci sono Romano Minozzi (Iris ceramiche) e altri investitori, tra cui la famiglia Fabiani (ex-Italcogim).
Il private equity sarà la seconda gamba di business destinata ad arricchire gli asset di Bdh, accanto al controllo di Mb fashion group. Qui Burani lavorerà come coinvestitore e talent scout di dossier assieme al nuovo fondo di Cirla, che si appresta al primo closing di 120 milioni e che ha la famiglia reggiana tra i maggiori sponsor con circa 30 milioni. Target delle acquisizioni saranno aziende consumer e retail del lusso (ma fuori dall'abbigliamento) nel mondo dell'arredo, design, food e nautica. Per lo più con quote di minoranza per accompagnare le società in Borsa.
Estratto da Il Mondo de 9/03/07 a cura di Pambianconews